Storia di Söllingen

Söllingen era originariamente formata da tre località separate – Söllingen, Schwarzwasser e Kesseldorf – che ancora nel 19mo secolo si distinguevano l’una dall’altra.

Anche se l’abitato sulla riva superiore del Reno viene citato per la prima volta solo nel 1291 come “Selingen”, dai tumuli funerari ritrovati nel territorio si deduce che un insediamento era presente già molto tempo prima. Quando nel 1881 fu aperta la tomba di una nobile, furono scoperti oggetti funerari di bronzo, ambra e oro, risalenti all’epoca di Hallstatt (circa VI secolo prima di Cristo). La posizione di Söllingen in una vecchia ansa del Reno, e proprio al margine della zona di esondazione, ha condizionato lo sviluppo del luogo. Il Reno ha comportato più svantaggi che vantaggi con acqua alta e inondazioni da un lato e la navigazione fluviale dall’altro. Solo la correzione del corso del Reno ha modificato il paesaggio locale e la vita della popolazione. Ulteriori cambiamenti sono subentrati anche nel 20mo secolo con i lavori di miglioramento del Reno, quali la costruzione della diga di Iffezheim.

Con i paesi di Stollhofen e Hügelsheim, Söllingen nel 13mo secolo apparteneva al cavaliere Eberlin von Windeck. Nel 1309 costui vendette la sua proprietà al margravio Rudolf von Baden e fino al 1790 Söllingen fece parte dell’unità amministrativa del Baden per poi essere annessa a quella di Rastatt. Nel 13mo e 14mo secolo nei documenti viene citata sempre più di frequente una famiglia nobile di origine mista della Carinzia e del Baden, i “von Sellingen”. Questa famiglia “di Söllingen”, ramo dei “di Stadelhoven”, aveva però già ceduto la proprietà a metà del 14mo secolo per trasferirsi a Strasburgo.

Il monastero di Schwarzach potè rivendicare alcuni diritti ereditati come “diritti di riserva forestale”. Gli abitanti di Söllingen erano inoltre tenuti a svolgere numerosi servizi per il monastero. .

Dall’inizio del 14mo secolo il margravio di Baden possedeva una casa doganiera di provenienza feudale sul Reno, le cui entrate erano di spettanza di numerose famiglie nobili della zona. All’inizio del 16mo secolo la dogana di Hügelsheim era una delle istituzioni del margraviato gestite in comune dalle comunità di Söllingen e Hügelsheim. L’abolizione delle dogane sul Reno nel 1803, nel quadro della riforma generale dell’impero (Reichdeputationhauptschluss), sancì anche la fine della dogana di Söllingen/ Hügelsheim.

Le più antiche documentazioni di una cappella e di un cappellano di San Maurizio, le cui insegne (foglia di palma e spada) si ritrovano nello stemma del Comune, risalgono al 14mo secolo. Uno stretto legame con la parrocchia principale di Stollhofen rimase però anche in seguito. La cappella più antica, a cui fa riferimento una lapide, si trova ancora oggi nella Rheinstraße. Dopo il 1660 sulla attuale Kirchplatz fu eretta una chiesa con torre campanaria sopra il coro. Nel 1805, grazie al contributo del Principe elettore, fu costruita una parrocchia a sè stante. Finalmente nel 1842 fu posta la prima pietra per la chiesa attuale, progettata da Johann Ludwig Weinbrenner .

Se già non erano bastate le devastazioni subite durante la guerra dei 30 anni, la guerra contro l’Olanda (1672-1678) segno` un nuovo periodo di sofferenza e terrore. I soldati distrussero la zona quasi completamente. Söllingen venne a trovarsi direttamente nel mezzo del conflitto, quando nel 1687 fu avviata la costruzione della fortezza di Fort Louis sull’isola che si trovava di fronte in mezzo al Reno. A protezione di Fort Louis fu eretto un caposaldo, nel territorio della Bassa Sassonia, denominato Margraviato di Außenfort, la cui trincea però in base al Patto di Rijswijk del 1697 doveva ancora essere realizzata.

Durante la guerra di successione del Palatinato (1688-1697), Söllingen fu data alle fiamme nell’agosto 1689. Il territorio del Reno superiore fu sistematicamente devastato e dato alle fiamme ad opera dei Marescialli Mèlac e Choiseul. L’esercito francese imperversò al punto da costringere gli abitanti a rifugiarsi sulle isole renane.

Anche nelle guerre di successione spagnola e polacca, Söllingen ebbe a patire grandi sofferenze a causa della sua posizione sul Reno e di fronte a Fort Louis. Come contrafforte settentrionale della linea Bühl-Stollhofener fu costruito a Söllingen un terrapieno, chiamato Contre Escarpe, a protezione dagli attacchi francesi.

All’inizio degli anni 1790 la regione divenne nuovamente un campo di battaglia. Da qui nel 1793 partì la maggior parte degli assalti a cannonate rivolti a Fort Louis. Ancora una volta nel 1814 Söllingen giocò un ruolo importante, quando le truppe alleate attraversarono il Reno a questa altezza; ancor oggi la “strada dei Russi” è lì a ricordare questo avvenimento.

Nel 1952 la costruzione dell’aeroporto della NATO portò alcuni cambiamenti strutturali. Dal 1953 al 1993 sulle postazioni originariamente costruite per le forze armate francesi furono di stanza i soldati canadesi della Royal Canadian Air Force. Uno Starfighter esposto nelle vicinanze della Rheingoldhalle ricorda l’incarico di pace delle unità militari che al termine della guerra fredda si ritirarono e lasciarono tranquillamente la comunità.